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Le bol­let­te aumen­ta­no semp­re di più, è ven­uto il momen­to di man­te­nere la pro­mes­sa sul­l’e­lett­ri­ci­tà gratuita

Il Team K esor­ta la Giunta pro­vin­cia­le ad agi­re. Alla luce dei recen­ti aumen­ti del cos­to dell’elettricità e di quel­li pre­vis­ti, l’an­nun­cia­to bonus ener­gia per le fami­g­lie deve esse­re final­men­te versato.

 

Il bonus ener­gia è sta­to pro­mes­so da qua­si tre anni. Secon­do l’art. 7 del­lo Sta­tu­to di auto­no­mia, i con­ces­sio­na­ri del­le cen­tra­li idroelett­ri­che sono tenuti a cede­re gra­tui­ta­men­te alla Pro­vin­cia una quo­ta par­te di ener­gia, varia­bi­le in base alla pro­du­zi­o­ne. La base lega­le per redis­tri­bui­re il bonus ai con­su­ma­to­ri è sta­ta crea­ta già nel 2017 e l’anno suc­ces­si­vo è segui­ta una deli­be­ra del­la Giunta pro­vin­cia­le per fis­sa­re i cri­te­ri e le oppor­tu­ne moda­li­tà, ma da all­o­ra non è poi suc­ces­so nulla.

Anco­ra in pri­ma­ve­ra, in ris­pos­ta a un’interrogazione del Team K, l’as­ses­so­re pro­vin­cia­le com­pe­ten­te ave­va spie­ga­to che il pia­no per l’erogazione del bonus ener­gia sareb­be sta­to trat­ta­to nella pri­ma metà del­l’an­no, per esse­re poi imple­men­ta­to nel 2022. “I sol­di arri­va­no in Alto Adi­ge dal­lo Sta­to già dal 2019, ma ven­go­no spe­si altro­ve. Ques­to è un tipi­co esem­pio del­la poli­ti­ca di annun­ci del­la Giunta. Alle dichia­ra­zio­ni, ai comu­ni­ca­ti stam­pa, non seguo­no fat­ti e le fami­g­lie rest­a­no ad aspet­ta­re”, attac­ca Paul Köl­len­sper­ger.

Le bol­let­te del­l’e­lett­ri­ci­tà sono aumen­ta­te enor­me­men­te nel­l’ul­ti­mo anno, ce ne sia­mo accor­ti tut­ti, e adesso è sta­to annun­cia­to dal minis­tro Cin­g­o­la­ni un ulte­rio­re, enor­me aumen­to, addi­rit­tu­ra nell’ordine del 40%, lega­to alla cre­sci­ta del cos­to del gas e del petro­lio, i com­bus­ti­bi­li con sui — pur­trop­po — si pro­du­ce gran par­te del­l’­ener­gia in Ita­lia. “Un duro col­po per fami­g­lie e impre­se. Anche i prez­zi degli ali­men­ta­ri, del­le mate­rie prime, ecc. stan­no aumen­tan­do e il peso rica­de anco­ra una vol­ta sui con­su­ma­to­ri”, lamen­ta Maria Eli­sa­beth Rie­der. Per mol­ti alto­ate­si­ni gli ulti­mi due anni sono sta­ti dif­fi­ci­li e ora la situa­zio­ne ris­chia di aggra­var­si ulte­rior­men­te. “Natur­al­men­te è importan­te usa­re l’e­lett­ri­ci­tà con atten­zio­ne e par­si­mo­nia, ma un aumen­to pre­vis­to del 40% è sem­pli­ce­men­te insos­teni­bi­le”, sos­tiene Rie­der. Lo Sta­to sta con­side­ran­do la pos­si­bi­li­tà di sposta­re i cos­ti del­la rete (che pes­a­no per cir­ca un ter­zo del­la bol­let­ta elett­ri­ca) sul­la pres­sio­ne fis­ca­le gene­ra­le. “Ques­to deve esse­re attua­to ora, altri­men­ti le fami­g­lie a bas­so red­di­to saran­no ecces­si­v­a­men­te grava­te”, dice Maria Rie­der.

Alpe­ria evi­den­te­men­te non risen­te del­l’au­men­to dei prez­zi del gas nella sua pro­du­zi­o­ne elett­ri­ca. “Il mini­mo che pos­sia­mo fare è attut­i­re l’impatto del­l’au­men­to del­le bol­let­te elett­ri­che ero­gan­do il bonus elett­ri­co pro­mes­so e a cui gli alto­ate­si­ni han­no diritto”, dice Paul Köl­len­sper­ger. Secon­do una sen­ten­za del­la Cor­te di Cas­sa­zio­ne, il valo­re comples­si­vo del bonus ener­gia dov­reb­be esse­re cir­ca tre vol­te supe­rio­re, 45 inve­ce di 15 mili­o­ni di euro, in quan­to dov­reb­be esse­re cal­co­la­to sull’intero valo­re dell’elettricità, com­pre­si i cos­ti di rete e le accise, e non solo sul­la com­po­nen­te del prez­zo dell’elettricità.

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