I dipendenti pubblici attendono attualmente fino a 27 mesi per il pagamento del TFR. Il Team Köllensperger propone che la Provincia si impegni ad anticipare i tempi del versamento, oggi intollerabilmente lunghi.
Con il decreto “Salva Italia 2011” sono stati significativamente prolungati i termini per l’erogazione del TFR dei dipendenti pubblici in caso di incapacità lavorativa, decesso o licenziamento volontario. Nel 2014, la legge di stabilità ha aggiunto la possibilità di versare il TFR al momento del pensionamento fino a tre rate, a seconda dell’entità dell’importo: in un’unica rata se non supera i 50mila euro (prima della “Legge di Stabilità 2014” il limite era di 90mila); in due rate se l’importo è compreso tra i 50mila e i 100mila euro; in tre rate se l’importo supera i 100mila euro.
“E’ inaccettabile aspettare così a lungo del denaro legittimamente guadagnato, inoltre c’è una disparità di trattamento tra pubblico e privato”, spiega Maria Elisabeth Rieder. Nel settore privato, il trattamento di fine rapporto viene versato alla fine del rapporto di lavoro, ad esempio con l’ultimo stipendio. La Corte costituzionale sta attualmente esaminando se questa disparità sia ammissibile ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione o al contrario incostituzionale.
Il Team Köllensperger ha chiesto in una mozione l’istituzione di un fondo di rotazione attraverso il quale l’amministrazione provinciale anticipa il TFR dei dipendenti pubblici che terminano il rapporto di lavoro.
Il Team Köllensperger ha chiesto in una mozione che la Provincia anticipi il versamento del TFR ai suoi dipendenti che lasciano l’amministrazione, una misura peraltro già prevista dal regolamento del personale.
“Anche coloro che vanno in pensione dovrebbero ricevere tempestivamente l’indennità di licenziamento”, concordano Rieder e il portavoce del gruppo consiliare Paul Köllensperger, anche perché l’età pensionabile si sta alzando.